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SCUOLA E CARCERE, PER RIDURRE LA SEPARATEZZA

Sono stati dieci gli incontri nei mesi di gennaio, febbraio e marzo tra Livio Ferrari e circa 500 studenti delle scuole medie superiori di: Liceo Scientifico “Paleocapa” e Istituto Tecnico “De Amicis” di Rovigo, alberghiero “Cipriani” di Adria, per un percorso di conoscenza del mondo della detenzione. Il progetto “Scuola e carcere: per ridurre la separatezza” è promosso da diversi anni dall'associazione di volontariato Centro Francescano di Ascolto, di cui Livio Ferrari è il direttore e fondatore. Ai ragazzi viene fatto conoscere il mondo dell'esecuzione penale, dalle tipologie delle strutture alla composizione dei soggetti che le popolano; i problemi drammatici che attraversano questo universo staccato dalla città libera, con un numero sempre alto di suicidi, sia nella popolazione detenuta che negli agenti di polizia penitenziaria. La sofferenza che è vissuta dietro le sbarre che non aiuta nella consapevolezza dell’errore e per prendere le distanze dal passato. E poi i pregiudizi, stereotipi, etichette, con cui viene visto dall’esterno. Spesso tutto questo si somma producendo una vita che incattivisce, persone arrabbiate e sconfitte di fronte al futuro, che diviene minaccia più che opportunità, con la punizione che diventa un rifarsi su chi sbaglia, un modo di “fargliela pagare”, aggiungendo una punizione patibolare, intrisa di vendetta e sofferenza.
In alcuni di questi incontri Ferrari viene accompagnato da un “testimone” che ha vissuto l'esperienza della detenzione e che diventa un importante veicolo di coscienza e conoscenza per i ragazzi.

 

 

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