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IL TUO BACIO E' COME UN ROCK - PER UN MONDO DI PACE

Va in scena al Centro Giovanile San Giovanni Bosco di Rovigo, domenica 14 febbraio 2016 con inizio alle ore 8:30, la Convention del Centro Francescano di Ascolto, associazione di volontariato giunta al suo 28° anno di vita.

 

 

Carissima/o,
nel ventottesimo anno di vita, abbiamo voluto organizzare la nostra convention a San Valentino, la festa degli innamorati per antonomasia, proprio in questo giorno per significare che è ora di riprendere ad amare maggiormente la vita, nostra e degli altri, delle cose e della natura, degli animali e dell'ambiente, nel rispetto e nella gioia. Il titolo, non a caso, di questo appuntamento è “Il tuo bacio è come un rock”, preso a prestito da un brano degli anni sessanta di Adriano Celentano, che era prorompente nel messaggio che lanciava per quei tempi, noi desideriamo diventi prorompente per un mondo di pace.
In questi ultimi anni le mutazioni dello stato economico delle persone ha messo a nudo soprattutto le povertà umane delle stesse, in quanto da troppo tempo immersi nell'opulenza si erano scordati i valori delle conquiste sociali ottenute in anni di lotte e sacrifici. Tutto ciò ha determinato per molti una povertà anche economica a cui non si era più abituati, uno shock rispetto alla perdita di privilegi che si pensavano eterni, con il conseguente disorientamento rispetto ad una, invece, necessaria presa di coscienza che dovrà portare, prima o poi, a scelte che tengano conto delle mutate condizioni di vita che non saranno mai più come in precedenza.
In momenti come questi l'essere umano, per lo più, tira fuori la parte meno edificante di sé, con scelte che sono dettate maggiormente dalla pancia che della testa. E, perciò, si sta assistendo ad un numero in costante aumento di soggetti che recalcitrano rispetto ad un atteggiamento diverso dell'esistenza e si lasciano andare ad una quotidianità che si abbruttisce nei percorsi dell'assistenzialismo e della de-responsabilizzazione. Coloro che invece stanno dando segnali positivi e qualificanti, per un cambio di marcia, sono i giovani, nell'energia dei loro anni, che hanno deciso, in molti, di ritornare a lavori meno comodi ma di provata efficacia, quali quelli legati alla terra e all'artigianato, con coltivazioni e attività che tengono conto delle possibilità tecnologiche che oggi ci sono e possono diventare importanti per la qualità dei prodotti e sotto l'aspetto remunerativo.
Nell'arrancare di tutti i giorni, tra chi ce la fa e chi annaspa, abbiamo però commesso una grave disattenzione perdendo di vista la vigilanza sulla cosa pubblica, sulle garanzie poste alla base della convivenza sociale, probabilmente anche condizionati e nauseati da un ventennio della peggior politica. La gestione dello Stato, dal Governo ai Comuni, in questo periodo ti tempo, ha risentito di una diffusa illegalità, da un arraffare il più che hanno potuto con arroganza e impunità, un esempio deleterio per le nuove generazioni che diventa tigna da portarci addosso per un purtroppo lungo periodo della storia futura.
Stiamo poi assistendo, alquanto inermi, al saccheggio della Carta Costituzionale e all'azzeramento dei diritti dei lavoratori, da parte di una classe politica inqualificabile, che fa dell'urlare il proprio stile, che aizza persone contro persone, per una rispolverata modalità di controllo sociale che vive di contrapposizioni tra le classi, in una logica di tensione che serve ad un potere che in questo modo può fare quello che vuole finché la popolazione protesta, litiga ed è in conflitto, “divide et impera” nulla di nuovo!
Per modificare ed invertire drasticamente questa situazione c'è un'unica possibilità: quella di ritornare ad una pace sociale. Con l'effetto che le diversità devono essere sempre e solo ricchezza, per produrre scelte condivise o che abbiano perlomeno un minimo comune denominatore, buttando giù tutti quei muri che insistono ancora dentro di noi e nei nostri territori. La misericordia, a cui ci esorta Papa Francesco, deve produrre anche atteggiamenti di perdono (per dono), dentro i quali snodare le positività e l'intelligenza che ne è l'effetto. Perciò amare diventa l'elemento fondamentale nel quale coniugare il nostro vivere, un volersi bene che trasformi le esistenze, possiamo citare il refrain di un vecchio brano dei The Rockes “mettete dei fiori nei vostri cannoni”, così da poter veramente e senza retorica augurare un buon San Valentino.

Il programma di questa Convention del 28° anno prevede:

- la nostra riflessione sul tema di quest’anno:

“IL TUO BACIO E’ COME UN ROCK. PER UN MONDO DI PACE”

per riuscire soprattutto a comprendere quanto siamo disposti a metterci in gioco, non solo essere accoglienti ma fare azioni concrete per ridare dignità e diritti a chi incontriamo sulle strade del dolore, povertà ed emarginazione;

e avremo con noi:

don Albino Bizzotto, fondatore dei Beati Costruttori di Pace. Ordinato sacerdote nel 1963, durante gli anni ottanta visita alcuni paesi dell'America Latina, che segneranno il suo percorso pastorale e le sue idee politico/sociali. Emarginato dalle gerarchie e amato dai poveri, diventa punto di riferimento insieme a don Tonino Bello del pacifismo italiano e da allora promotore di varie iniziative volte alla pace ed allo sviluppo dei paesi del sud America e nel resto del mondo. Nel 1985 fonda l'associazione "Beati i Costruttori di Pace", un'organizzazione per la pace ed il disarmo nel mondo. Nella piccola struttura vengono aiutati quotidianamente decine e decine di bisognosi. Nel 1992 organizza una marcia nonviolenta nella Sarajevo assediata, coinvolgendo cinquecento giovani folli a cui si unirono don Tonino Bello e Mons. Luigi Bettazzi. Ad Albino Bizzotto si deve la rottura dell'assedio per la cooperazione internazionale, facendo della sua associazione canale per aiuti da tutto il mondo. È anche sua l'iniziativa di fondare e dirigere la locale trasmittente radiofonica "Radio Cooperativa" che trasmette da Padova coprendo quasi tutto il Triveneto, definendosi come una radio di "contro informazione".

Mirko Sossai
, della Comunità di Sant’Egidio, docente e ricercatore di diritto internazionale presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Roma Tre. Assegnista alla Facoltà di giurisprudenza della LUISS Guido Carli (2006-08), ha conseguito il dottorato di ricerca in diritto internazionale e dell’Unione Europea all’Università di Siena (2005). E’ stato membro del Management Team del progetto di ricerca europeo PRIV-WAR.


Tutto questo lo vorremmo condividere con te e perciò

Ti invitiamo a partecipare alla Convention del Centro Francescano di Ascolto che si terrà il giorno di domenica 14 febbraio presso il Centro Giovanile San Giovanni Bosco di Rovigo, come da programma allegato.

In attesa di vederci e di una telefonata di conferma, Ti unisco l’augurio di ogni bene.

 

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