[torna alle News]

SONO UN RAGAZZO DI STRADA

Va in scena al Centro Giovanile San Giovanni Bosco di Rovigo, domenica 5 febbraio 2017 con inizio alle ore 8:30, la Convention del Centro Francescano di Ascolto, associazione di volontariato giunta al suo 29° anno di vita.

 

 

Carissima/o,
la convention di quest'anno, ventinovesimo anno di vita, desidera porre l'attenzione, come sempre, sulle persone che vivono segnate dalla fatica e dagli ostacoli che trovano nella loro quotidianità. Il titolo “Sono un ragazzo di strada solo e disorientato, ma in ricerca” evidenzia che vogliamo accendere i riflettori sui giovani, minori e adolescenti, quelli che sono frastornati dentro un’esistenza che alimenta poche speranze per il futuro, che ha rubato loro molti ideali, che li vede in difficoltà nel difendersi dalle possibilità fuorvianti che hanno a portata di mano.
Troppo tempo consumato nei social e sul web, poco a raccontarsi e parlarsi guardandosi negli occhi, per una vita che diventa sempre più virtuale e si disperde nei confronti di una realtà che stritola chiunque non ha forti possibilità di difesa, opportunità e risorse. Era la metà degli anni sessanta quando il gruppo musicale dei Corvi incise il brano che dà il titolo al nostro appuntamento e purtroppo siamo tornati alle situazioni più negative di quel tempo, inaridendo le speranze che allora invece erano molto forti e condivano le tante idealità della gioventù, foriere di venti che alimentarono una piccola rivoluzione in tutto il mondo, che fu il sessantotto.
Lo slogan di oggi, di chi gestisce il potere, è quello di fare sacrifici perché è in atto una crisi economica! La falsità di questa affermazione è enorme: non c'è mai stato un tempo dell'esistenza umana ricco quanto quello attuale, ma l'aberrante mistificazione sta nel fatto che poche persone si sono accaparrate questa ricchezza e al resto del mondo vengono lasciate le briciole. Come ha affermato in più occasioni Papa Francesco, si trovano i soldi per salvare i disastri economici delle banche e non ci sono invece risorse per salvare i migranti che muoiono nelle acque del Mediterraneo e nei deserti. Tanti conflitti bellici sono accesi nel mondo: Africa, Asia e Sud America. Milioni di persone che ogni anno muoiono immolati all'altare dell'industria delle armi, la sola sempre fiorente e che continua a mantenere intatto da secoli il potere dei ricchi sui poveri. Il nostro Paese spende circa 60 milioni di euro al giorno per gli armamenti nonostante dovremmo essere una nazione di pace e determinata solo nella difesa. Il traffico della droga e la tratta degli esseri umani sono altri fiorenti mercati che non conoscono i segni della crisi, con una popolazione giovane che in questi ambiti è lì a pagare dazio, come fossero altro, rispetto al genere umano, e si sia quasi abdicato alla possibilità di contrastare queste aberrazioni e torture.
In questo tempo dove sembra sia in atto un “si salvi chi può” le persone che hanno meno risorse, culturali ed economiche, pagano un prezzo altissimo in termini di qualità del vivere e salute, mentale e fisica. Molte famiglie sono tali solo di facciata, nel certificato del Comune, ma non più nella realtà. Esistenze occultate da un ritmo di vita che contrasta con i valori che dovrebbero condire le nostre esistenze, perché i totem di oggi sono la carriera lavorativa a cui entrambi i genitori devono genuflettersi, non dimenticando in nessun istante l'uso del terzo arto umano che da noi è diventato il telefono cellulare! I figli, in troppi casi, sono diventati belli da esibire e poi pacchi da lasciare parcheggiati qua e là, tra nonni e scuole fin che sono piccoli, e nella solitudine di uno schermo piatto nell'adolescenza.
E' difficile crescere senza sentire il calore dell'attenzione e dell'aiuto nei momenti più problematici, ed è quasi impossibile non perdersi senza mani e sguardi che ti sorreggano quando si inciampa. Si ritornerà forse a parlare di “gioventù bruciata” senza, ancora una volta, avere coscienza dei “piromani” che l'hanno determinata.
Per questi motivi e tanti altri il Centro Francescano di Ascolto stavolta vuole parlare di ragazze e ragazzi incontrati nei luoghi dell'aggregazione giovanile, nei bar, sulla strada, su Facebook. Raccontare dei fallimenti ma anche di tutto quel positivo che c'è in loro, dei sentimenti e dei sogni, come delle paure e delle speranze, della vita insomma. E lo faremo con degli amici che vengono a raccontarci di questi incontri, a disegnare i volti visti, sorridenti o già segnati dalla fatica del vivere, perché da queste testimonianze nascano delle riflessioni che aiutino tutti noi a crescere in qualità e gioia di vita.
Il programma di questa Convention del 29° anno prevede:

Tutto questo lo vorremmo condividere con te e perciò Ti invitiamo a partecipare alla Convention del Centro Francescano di Ascolto che si terrà il giorno di domenica 5 febbraio 2017 presso il Centro Giovanile San Giovanni Bosco di Rovigo, come da programma allegato.
In attesa di vederci e di una telefonata di conferma, Ti unisco l’augurio di ogni bene.

 

[torna alle News]